Università, FLC CGIL: da Bernini ddl truffa
Università, FLC CGIL: da Bernini ddl truffa

“Nella giornata di ieri, attraverso altisonanti comunicati, la ministra Bernini ha annunciato l’ennesimo disegno di legge per l’università, questa volta su abilitazione e concorsi. Il nuovo Disegno di legge di Revisione delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale ricercatore e docente universitario promette di allineare il sistema di reclutamento universitario ai migliori standard internazionali, puntando sul merito e sulla trasparenza del sistema ma, in realtà, realizza esattamente l’opposto. In pratica è un ddl truffa”. Si legge in una nota della FLC CGIL.
“L’attuale sistema infatti, viene stravolto tornando al passato. La decisione di abolire l’ASN, l’Abilitazione Scientifica Nazionale, secondo il comunicato della Ministra è dovuta al fatto che in questi anni si sarebbe trasformata in una sorta di diritto alla chiamata in ruolo, con un eccessivo allungamento della validità del titolo abilitativo e la generazione di aspettative nei candidati circa l’automatico accesso ai ruoli universitari. Questa fantasiosa narrazione rivela in realtà la specifica funzione di questo passo indietro nel sistema dei concorsi universitari: la gestione di una nuova stagione di tagli e scarsità delle risorse che questo governo ha inaugurato per l’università e la ricerca”. Chiosa la nota.
“L’Abilitazione Scientifica Nazionale viene abolita, continua la nota, ma si condiziona la possibilità di presentare domande negli atenei al possesso di specifici requisiti di produttività e di qualificazione scientifica su proposta dell’ANVUR. Non vengono quindi minimamente scalfite le distorsioni che abbiamo conosciuto in questi anni, con l’indicazione di parametri e soglie che sospingono il mercato dei prodotti scientifici. Le si confermano anzi, a partire dal ruolo dell’ANVUR e dai titoli di accesso previsti, che richiamano nella sostanza quelli dell’ASN”.
“Nella procedura di valutazione dei concorsi locali vengono reintrodotte due prove e la discussione delle pubblicazioni scientifiche nonché delle esperienze didattiche. In pratica, commenta la FLC, sono introdotti quei due spazi discrezionali delle commissioni, non a caso eliminati in questi anni, che permettono più facilmente di indirizzare i risultati delle procedure comparative”.
“Nel complesso – conclude il sindacato di categoria – la cifra di questa proposta di legge ci sembra chiara, è un ddl truffa che prova a solleticare la pancia profonda dell’accademia proponendo un sostanziale scambio: l’assenza di risorse, i tagli e la precarizzazione vengono compensati con una maggior discrezionalità nella scelta dei pochi fortunati vincitori dei concorsi”.