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Violenza in discoteca a Firenze, il CNDDU: serve una rivoluzione culturale contro l’orrore normalizzato

Violenza in discoteca a Firenze, il CNDDU: serve una rivoluzione culturale contro l’orrore normalizzato

A cura di Redazione
10 maggio 2025 22:44
Violenza in discoteca a Firenze, il CNDDU: serve una rivoluzione culturale contro l’orrore normalizzato -
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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profondo sconcerto, indignazione e vicinanza alla giovane donna ventisettenne che ha trovato il coraggio di denunciare la brutale violenza sessuale subita nella notte del 18 aprile scorso, all’interno di una discoteca nella provincia fiorentina. Una violenza che, secondo le fonti giornalistiche, sarebbe avvenuta da parte di un membro dello staff del locale, in un contesto in cui la vulnerabilità della vittima è stata sfruttata con inaudita brutalità.

Ancora una volta, ci troviamo davanti all’orrore silenzioso di un abuso che si consuma nei luoghi del divertimento giovanile, dove la musica dovrebbe unire e la notte liberare, e invece si trasforma in incubo per colpa di una cultura ancora fortemente intrisa di sopraffazione, silenzio e complicità.

Il Coordinamento, che da anni promuove l’educazione ai Diritti Umani nelle scuole italiane, ribadisce l’urgenza non più rinviabile di un’azione concreta, trasversale e capillare per contrastare la cultura dello stupro e del possesso, e per promuovere una cultura del rispetto, del consenso e dell’empatia. Non basta più lo sdegno. Servono strumenti educativi sistemici, risorse per la formazione permanente di docenti e studenti, e protocolli di prevenzione e intervento efficaci nei luoghi della movida, spesso terreno fertile per comportamenti predatori.

Esprimiamo la nostra piena solidarietà alla vittima, lodandone la forza nel trovare la voce per denunciare, anche a distanza di tempo, nonostante la paura, la vergogna, il rischio del giudizio. Il suo gesto non è solo un atto di verità, ma un grido collettivo per tutte le donne che ogni giorno vivono nella paura o nel silenzio.

Chiediamo con fermezza:

  • che le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine conducano un’indagine accurata, celere e rispettosa della dignità della persona coinvolta;
  • che i locali notturni rafforzino i protocolli di sicurezza, formazione del personale e vigilanza per tutelare realmente l’incolumità dei clienti;
  • che il Ministero dell’Istruzione e del Merito includa con urgenza l’educazione affettiva, sessuale e di genere nei curricula scolastici come materia trasversale e obbligatoria.

Come CNDDU continueremo a lottare affinché nessuna ragazza e nessun ragazzo debbano più avere paura di una notte fuori. Perché i diritti umani non possono essere sospesi dietro la porta di un bagno o tra le luci di una discoteca.

#MaiPiùSilenzio #DirittiUmani #EducarePerPrevenire

 

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

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